RESTAURATORI DI BENI CULTURALI

SETTORI DI COMPETENZA

– MANIFESTAZIONE DI INTERESSE –
SCADENZA PRE-ADESIONE 10 GIUGNO 2023

 

Con l’attuazione della disciplina transitoria prevista dall’articolo 182 del Codice dei beni culturali e del paesaggio è stato possibile per migliaia di professionisti operanti nel settore del restauro acquisire la qualifica di restauratore di beni culturali e/o quella di collaboratore restauratore di beni culturali (oggi tecnico del restauro) agli effetti indicati all’articolo 29, comma 9-bis, del Codice medesimo.

La qualifica di restauratore di beni culturali è stata attribuita in esito alla procedura di selezione pubblica indetta nel giugno del 2015 e portata a termine nel dicembre del 2018 con la pubblicazione dell’elenco contenente i nominativi dei professionisti abilitati.

L’inserimento nell’elenco consente l’esercizio della professione in uno o più dei seguenti settori di competenza

1) Materiali lapidei, musivi e derivati

2) Superfici decorate dell’architettura

3) Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile

4) Manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee

5) Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti

6) Materiali e manufatti tessili, organici e pelle

7) Materiali e manufatti ceramici e vitrei

8) Materiali e manufatti in metallo e leghe

9) Materiale librario e archivistico e manufatti cartacei e pergamenacei

10) Materiale fotografico, cinematografico e digitale

11) Strumenti musicali

12) Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici

Dopo aver presentato domanda di partecipazione alla selezione molti professionisti hanno svolto attività di restauro, fino alla data di pubblicazione dell’elenco dei restauratori (22.12.2018), anche in settori diversi rispetto a quelli per i quali hanno poi ottenuto la qualifica professionale, così maturando, nell’arco di circa tre anni, una adeguata competenza professionale anche in ambiti ulteriori rispetto al settore o ai settori di attività prevalente.

Tuttavia, non potendo operare in settori diversi rispetto a quelli per i quali la qualifica è stata attribuita, nonostante lo svolgimento di attività di restauro per più di due anni nel periodo compreso tra la data di presentazione della domanda di partecipazione alla selezione e la data di pubblicazione dell’elenco dei restauratori, tanti professionisti hanno perso negli ultimi anni molte opportunità di lavoro.

Potendo la questione risolversi soltanto con un intervento legislativo, è stato chiesto a questo Studio di fornire assistenza legale per la rappresentanza degli interessi e per l’ideazione di una soluzione da prospettare nelle competenti sedi istituzionali.

Rammentando l’esperienza pregressa (v. pag. 5), quando si riuscì ad ottenere la modifica dell’articolo 182 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, anche in questo caso può rivelarsi utile agire collettivamente nell’interesse della categoria.

L’iniziativa è riservata ai restauratori che figurano nell’elenco tenuto dal MiC e che hanno interesse ad ottenere l’abilitazione professionale anche in settori diversi e ulteriori rispetto a quelli già riconosciuti.

La manifestazione di interesse all’iniziativa può avvenire attraverso il sottostante modulo telematico.

I dati acquisiti saranno trattati nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, ai sensi decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e s.m.i.

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